Assegno sociale: cos’è e come funziona

Con il termine assegno sociale Inps si intende una specie di pensione sociale che l’Istituto di Previdenza Sociale (meglio conosciuto come Inps) eroga a quanti versano in una situazione economica disagiata, pur rispettando comunque precisi requisiti. Abbiamo detto “specie” di pensione, in quanto si tratta di una misura di durata parziale, sebbene possa essere utile per chi vuole andare in pensione ma non può ancora complice il continuo innalzamento dell’età pensionabile causato dall’aumento delle aspettative di vita umane.

Vediamo di seguito tutto quanto riguarda l’assegno sociale, cos’è e come funziona.

Cos’è l’assegno sociale

Trattasi di una prestazione economica erogata, a chi ne fa richiesta, dall’Inps. E’ un diritto appannaggio di quanti hanno determinati requisiti, e dal 1° gennaio ’96 sostituisce la vecchia pensione sociale. Viene data in maniera provvisoria in quanto i requisiti vanno verificati ogni anno per riottenerla, non è reversibile ai familiari superstiti, non è soggetto a trattenute Irpef e viene revocato un anno dopo la sospensione, dovuta al fatto che il beneficiario soggiorni fuori dall’Italia per più di trenta giorni.

Quali sono i requisiti per avere l’assegno sociale

Possono fare richiesta dell’assegno sociale:

  • i cittadini italiani
  • gli stranieri comunitari ma iscritti presso l’anagrafe del comune di residenza
  • gli stranieri extracomunitari, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria con permesso di soggiorno presso la Comunità europea per soggiornanti di lungo periodo (praticamente la ex “carta di soggiorno”).

Per quanto concerne i requisiti, al momento in cui vi scriviamo essi sono:

  • 65 anni e 7 mesi di età
  • avere un reale bisogno economico
  • risiedere stabilmente ed effettivamente per almeno dieci anni in Italia
  • avere la cittadinanza italiana.

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale prende in considerazione i redditi già goduti e quelli eventuali del coniuge in questo modo:

  • redditi assoggettabili all’Irpef, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva
  • redditi esenti da imposta
  • redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite a concorsi o a giochi vari, corrisposti dallo Stato o da persone giuridiche pubbliche e private)
  • redditi soggetti ad imposta sostitutiva (interessi che maturano dai propri conti presso Posta o Banca, dai titoli di Stato postali e bancari; altre forme di reddito che derivano da obbligazioni o titoli simili, ecc.)
  • redditi derivanti dal possedimento di terreni e fabbricati
  • godimento di pensioni di guerra
  • rendite vitalizie erogate dall’Inail
  • altre forme di pensione dirette provenienti da Stati esteri, per invalidità civile, ciechi, sordi, o previste dal codice civile.

Vengono invece esentati dal calcolo:

  • il trattamento di fine rapporto o anticipi sui trattamenti medesimi
  • il reddito della casa ad uso abitativo
  • le competenze arretrate soggette a tassazione di tipo separato
  • le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i soggetti sordi
  • assegno vitalizio destinato a quanti hanno combattuto la guerra ‘15-’18, ove ancora vivi
  • gli arretrati per lavoro dipendente effettuato in Paese esteri.

Quanto si percepisce con l’assegno sociale

Esso viene erogato al decorre del primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda e per tredici mensilità, qualora ci siano tutti i requisiti previsti dalla Legge. Il tetto massimo fissato al momento in cui scriviamo è di 448,52 euro al mese. Qualora il destinatario dell’assegno sociale abbia già un reddito, l’assegno sociale andrà ad integrare il minimo fissato. Per l’anno in corso il limite di reddito fissato equivale a 5.824,91 euro annui, mentre raddoppiano qualora sia coniugato arrivando a 11.649,82 euro. Se ad esempio qualora il pensionato non sposato percepisca già un reddito di 4 mila euro, otterrà una integrazione di 1830,76 euro (date dalla sottrazione di 5830,76-4000).

Come ottenere l’assegno sociale

Come detto, l’assegno sociale, ex pensione sociale, non viene erogata in maniera automatica. Ma deve essere richiesta in via telematica mediante:

  • il portale Inps, tramite la sezione “Servizi per il cittadino” dopo aver ottenuto un PIN personale, che sarà rilasciato mediante il procedimento guidato sotto la voce “Il PIN online”
  • chiamando al Contact Center integrato Inps-Inail gratuitamente al numero verde 803164 se si chiama da rete fissa. Altrimenti, lo 0616416, se si telefona da rete mobile, ma in tal caso a pagamento in base alle tariffe del proprio gestore telefonico. In entrambi i casi in questi giorni ed orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00 ed il sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00
  • tramite i servizi telematici offerti dai patronati (o cosiddetti CAF) e dagli intermediari dell’Inps

Per quanto riguarda invece la domanda per ottenere l’assegno sociale, bisogna inserire i seguenti documenti:

  • autocertificazione dei propri dati personali
  • dichiarazione della situazione reddituale
  • dichiarazione di responsabilità in caso di eventuale ricovero in istituto qualora la retta sia completamente a carico dello Stato. Ciò in quanto anche la retta viene considerata una misura sociale.

In quest’ultimo caso è prevista una riduzione dell’assegno sociale in queste modalità:

  • riduzione del 50% se la retta è a totale carico dello Stato
  • del 25% se invece essa è pagata dall’interessato o dai familiari, e corrisponde a meno del 50% dell’assegno sociale;
  • non sono previste riduzioni qualora la retta comporti una spesa maggiore del 50% dell’assegno sociale

Qualora la domanda per ottenere l’assegno sociale venisse rigettata, si può fare ricorso al Comitato provinciale dell’INPS entro e non oltre un termine fissato di 90 giorni dalla data di ricezione della comunicazione del rigetto.

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