Come compilare un assegno: bancario, postale, trasferibile e circolare

Può capitare a tutti di dover compilare un assegno prima o poi nell’arco della propria vita. Certo, i pagamenti telematici avrebbero dovuto già mandare in soffitta questa forma di pagamento, ma c’è chi ancora li predilige. Specie gli esercizi commerciali e per cifre alte (molto in voga, ad esempio, per pagare le auto in contanti).

Gli assegni possono essere bancario, postale, circolare. In quest’articolo vediamo dunque come compilare un assegno bancario (e magari renderlo non trasferibile, così che ad incassarlo potrà essere solo il destinatario che ce lo ha espressamente richiesto), come compilare l’assegno postale, l’assegno circolare e come mettere il cancelletto dopo il numero.

Come compilare un assegno bancario

Questa operazione è molto semplice, ma al contempo, deve essere fatta con estrema attenzione giacché qualche errore compiuto nella compilazione potrebbe invalidarlo. L’assegno bancario va compilato in sei elementi:

  1. Il luogo in cui sta avvenendo la compilazione
  2. La data nella quale lo stiamo compilando
  3. L’importo in cifre e dobbiamo riportare anche i decimali, quindi se l’assegno è di 2 mila euro, dovremo scrivere la cifra: 2000,00
  4. L’importo in lettere e anche qui dobbiamo riportare pure i decimali, ma scritti in cifre e separati dai numeri interi con una sbarra. Pertanto, sempre tenendo come esempio la cifra di 2 mila euro, dobbiamo scrivere mille/50;
  5. Il nome del beneficiario che dovrà riscuoterlo
  6. La nostra firma in qualità di emittenti

Come compilare assegno bancario non trasferibile

Nel caso in cui la somma dell’assegno sia di o superasse i mille euro, allora si renderà necessario che l’assegno sia “non trasferibile”. L’assegno non trasferibile si compila in maniera uguale ad un assegno ordinario. Tutti gli assegni bancari, del resto, devono essere “non trasferibili”. Infatti, c’è già espressamente scritto sul retro dell’assegno. Nel caso in cui vogliamo emettere un assegno che sia trasferibile (ma ciò è consentito solo per cifre inferiori ai 1000 euro), occorre recarsi alla Banca o alla Posta (se si possiede un conto Bancoposta) e richiedere espressamente di voler emettere un assegno trasferibile. Il che avrà un costo di 2 euro (che poi è l’imposta di bollo necessaria).

Come compilare un assegno Postale

Anche Poste italiane offrono la possibilità di emettere assegni. Ma per farlo occorre essere possessori di un conto corrente Bancoposta. Quindi si potrà chiedere ad un qualsiasi ufficio postale che ci fa più comodo un libretto di assegni. Il rilascio del libretto di assegni è gratuito ed immediato. Le modalità di compilazione di un assegno postale sono come quelle dell’assegno postale. Consta sempre di sei parti:

  1. Luogo: il Comune in cui si sta compilando l’assegno
  2. Data: giorno in cui si sta compilando l’assegno
  3. Somma in cifre, riportando anche sempre i decimali. Quindi, se l’importo è 2 mila euro, ricordarsi di scrivere 2000,00;
  4. Somma in lettere, riportando anche in questo caso sempre decimali separati dai numeri interi con una sbarra: se l’assegno è di 2 mila euro, occorrerà scrivere duemila/00;
  5. Nome del beneficiario
  6. La nostra Firma in qualità di emittenti l’assegno postale

Anche in questo caso vale la pena ricordare che il blocchetto che ti consegnano è sempre composto da assegni non trasferibili. In caso ci occorrano assegni trasferibili, dobbiamo recarsi appositamente presso un ufficio postale e il suo rilascio, benché sempre immediato, nella fattispecie costerà due euro (che poi sarebbe l’imposta di bollo).

Come compilare un assegno circolare

Se fino ad adesso abbiamo visto quanto sia semplice compilare un assegno bancario e postale, ora vediamo come compilare un assegno circolare. Il che richiedere qualche attenzione in più. A differenza del bancario, quello circolare non può essere emesso da noi, ma occorre farlo sempre tramite Banca o Posta. In base a dove abbiamo il nostro conto corrente. In questo caso, l’impiegato fa compilare un apposito modulo di richiesta nel quale si indicano i dati dell’assegno che si desidera emettere (come importo, beneficiario, ecc.). L’impiegato avrà il dovere di verificare che il nostro conto corrente abbia la somma necessaria per coprire l’assegno. In caso contrario, ci inviterà a fare un deposito per coprirlo, altrimenti non ci sarà possibile farlo.

L’assegno circolare è quindi per il beneficiario sinonimo di garanzia, in quanto sarà la Banca o la Posta ad emetterlo solo previo controllo del denaro disponibile sul conto. In questo modo, non correrà il rischio di andare in Banca per riscuoterlo e avere la brutta sorpresa che il conto sia scoperto. E’ una formula non a caso preferita dai commercianti.

Assegno, perché e quando si usa il cancelletto

Una buona prassi che chi compila un assegno deve sempre seguire, è quella di usare sempre il cancelletto “#” prima e dopo l’importo, sia nella parte in cui esso viene scritto in cifre sia nella parte in cui esso viene scritto in lettere. Perchè? Per evitare che chi lo riceve possa furbescamente inserire altre cifre e quindi incassi una cifra più alta. Ad esempio, se l’importo dell’assegno è di 1.800 euro, dove vanno le cifre al posto di scrivere solo 1800,00, scriveremo #1.800,00#. Dove vanno invece le lettere, al posto di milleottocento/0 scriveremo #milleottocento/00#

Vale la pena sottolineare che questa prassi non è un obbligo, in quanto anche l’assegno che manchi di cancelletti vale comunque. Tuttavia, si tratta di un consiglio, dato anche dalla Banca d’Italia per evitare che chi lo incassi aggiunga altre cifre per ottenere di più. Infine, nel caso in cui non vi sia corrispondenza tra cifre scritte in numeri e quelle scritte in lettere, prevale l’importo scritto in lettere.

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