Diventare genitore è una delle cose più belle che possono accadere: è un evento che cambia la vita, offre una nuova prospettiva del mondo.
Però la genitorialità ha anche delle note negative: la drastica riduzione delle ore di sonno si associa ad una maggiore spesa per tutte le esigenze della prole.
Questi piccoli inconvenienti sono ben compensati dalla gioia di ogni singolo sorriso donatoci dai nostri figli, ma per aiutare il bilancio familiare si può usufruire della detrazione per figli a carico.
Regolamentata dall’articolo 12 del TIUR, la detrazione figli a carico spetta a chiunque abbia figli naturali, riconosciuti, affidati o affiliati.
Detrazione figli a carico, i requisiti
Per avere diritto alla detrazione per figli a carico è ovviamente necessario averne almeno uno, ma la misura delle detrazioni è determinata da alcuni parametri:
- l’ammontare del reddito del genitore;
- l’età del figlio;
- il numero dei figli;
- se il figlio è diversamente abile.
Si può usufruire della detrazione presentando la dichiarazione dei redditi col modello 730 o Unico e se ne ha diritto per ogni figlio fiscalmente a carico dei genitori.
Condizione necessaria è però che il pargolo non sia titolare di un reddito complessivo IRPEF superiore a 2.840,51 euro; a prescindere dall’età, dagli studi e anche se si trovi lontano dall’abitazione dei genitori o addirittura all’estero.
Nel limite reddituale IRPEF, che deve essere al lordo degli oneri deducibili, vanno considerati solo i redditi soggetti a tassazione ordinaria, non quelli assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva.
Richiedere la detrazione figli a carico
Nella dichiarazione dei redditi da presentare nel 2017, relativa alla situazione familiare del 2016, va segnalato il numero dei figli senza inserire il loro codice fiscale, per le nuove norme sulla privacy.
La detrazione per figli a carico spetta a ciascuno dei genitori nella misura del 50% e non può essere ripartita liberamente in percentuali diverse tra i soggetti; l’unica possibilità di suddivisione alternativa è raggiungere un accordo per cui l’agevolazione viene attribuita al 100% al genitore che ha il reddito più elevato.
In caso di separazione tra i genitori, consensuale o giudiziaria, ed in caso di divorzio o cessazione degli effetti civili del matrimonio la ripartizione della detrazione sarà disciplinata in base all’affidamento dei figli.
L’importo detraibile spettante ai genitori per l’anno 2017 è il seguente:
- da 800 a 950 euro per ciascun figlio di tre anni o più;
- da 900 a 1.220 euro per ciascun figlio al di sotto dei tre anni;
- da 220 a 400 euro di importo aggiuntivo per ciascun figlio diversamente abile.
Gli importi, proporzionali al reddito del contribuente, sono rapportati ai mesi: se uno dei figli è nato durante l’anno d’imposta, la detrazione compete solo per il numero totale dei mesi dalla nascita al termine dell’anno.
Nel caso si abbiano 4 o più figli a carico, è prevista un’ulteriore detrazione per un importo complessivo di 1.200 euro, da aggiungere al totale delle detrazioni a prescindere dagli altri parametri.
Come si calcola la detrazione figli a carico
La detrazione figli a carico effettiva spettante ai genitori va calcolata sulla base dell’importo della detrazione base (scelta tra quelle elencate sopra) moltiplicata per il quoziente che viene fuori dividendo per 95.000 euro la differenza tra il reddito teorico di 95.000 euro e il reddito complessivo.
In presenza di più figli bisogna aumentare di 15.000 euro per ciascun figlio successivo al primo il reddito teorico di 95.000.
Lo schema per calcolare la detrazione è il seguente:
- 1 figlio a carico 3+ anni: 950 x [(95.000 – reddito)/95.000]
- 1 figlio a carico <3 anni: 1.220 x [(95.000 – reddito)/95.000]
- 1 figlio a carico 3+ anni diversamente abile: 1.350 x [(95.000 – reddito)/95.000]
- 1 figlio a carico <3 anni diversamente abile: 1.620 x [(95.000 – reddito)/95.000]
- 2 figli: detrazione base per ciascun figlio x [(110.000 – reddito)/110.000]
- 3 figli: detrazione base per ciascun figlio x [(125.000 – reddito)/125.000]
Il beneficio della detrazione fiscale per figli a carico è inversamente proporzionale al reddito complessivo, fino ad azzerarsi in caso si abbia un reddito elevato.
L’ultima novità relativa alle detrazioni IRPEF per i figli a carico, oltre all’aumento delle stesse, consiste nell’eliminazione dell’obbligo di dover comunicare ogni anno i dati relativi alle detrazioni. La dichiarazione effettuata dal contribuente ai fini delle detrazioni è valida anche per i periodi d’imposta successivi, salvo i casi in cui intervengano variazioni tali da richiedere una nuova comunicazione.