Come funziona l’aspettativa non retribuita

Molto spesso si ha la necessità di assentarsi dal posto di lavoro per un periodo di tempo più o meno lungo. In questi casi si vuole evitare di perdere il posto di lavoro e fortunatamente esiste in Italia il concetto di aspettativa non retribuita.

Come funziona ? I lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato hanno diritto a dei periodi di aspettativa che gli consentono di mantenere il proprio posto di lavoro. In questo articolo vediamo come fare a chiederla e quali sono le cause principali per le quali è possibile fare domanda al proprio datore di lavoro.

Come funziona

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Il lavoratore dipendente che vuole avvalersi della facoltà di richiedere l’aspettativa non retribuita può presentare la domanda al proprio datore di lavoro. In quali casi il datore è obbligato a concedere l’aspettativa non retribuita ?

In base al contratto di lavoro di riferimento il datore di lavoro può decidere o meno di concedere questo periodo non retribuito a chi ne ha bisogno. Ci sono però dei casi in cui la sospensione dal lavoro deve essere garantita. Vediamo quali sono i casi principali.

Motivi familiari e personali

In questi casi si potrebbe avere la necessità di interrompere la propria attività lavorativa per motivi di salute o personali. Ad esempio in caso di gravi malattie, per assistere un familiare molto malato o per il ricongiungimento con il coniuge all’estero. Questo periodo di aspettativa può durare fino a 12 mesi (1 anno).

Cure

Oltre alle malattie l’aspettativa può essere concessa in caso di tossicodipendenza o per l’esecuzione di cure particolari presso centri specializzati.

Cariche pubbliche elettive

La sospensione non retribuita dal lavoro può essere chiesta anche se si svolgono incarichi pubblici di natura elettiva. Se ad esempio si viene eletti in Parlamento, o nelle assemblee regionali o presso comuni e province, si ha diritto all’aspettativa al fine di svolgere il proprio mandato. Il lavoratore può cosi conservare il posto di lavoro senza avere alcun compenso. Rientrano in questi casi anche lo svolgimento di attività presso i seggi elettorali.

In molti casi l’aspettativa può durare fino a 12 mesi anche se la sospensione varia molto a seconda di quanto previsto dal contratto CCNL e dalle motivazioni che inducono a richiederla.

Oltre allo stipendio sono sospesi anche i contributi previdenziali che potranno essere versati in seguito su base volontaria.

Come richiedere l’aspettativa non retribuita

Abbiamo visto come funziona ora vediamo come è possibile richiederla. Per farlo bisogna recarsi presso l’Ufficio delle Risorse Umane o del Personale della propria azienda presentando domanda.

In alcuni casi sarebbe conveniente informarsi presso i CAD o presso le organizzazioni sindacali per avere maggiori informazioni sul proprio caso per capire cosa fare in caso di rifiuto del datore di lavoro.

In ogni caso la domanda deve essere presentata per iscritto all’ufficio del personale. Nella domanda bisogna indicare il motivo per cui si richiede l’aspettativa non retribuita e la durata di cui si intende avvalersi. Si riceverà una risposta scritta dall’azienda entro i tempi stabiliti dal contratto. Naturalmente ci sono casi in cui è possibile accordarsi ma questo dipende dal rapporto che si ha col datore di lavoro.

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