Il mutuo è una delle questioni più importanti che una persona deve affrontare nel momento in cui si decide l’acquisto di una abitazione. Questo perché un mutuo rappresenta evidentemente la sottoscrizione di un debito che ci accompagnerà per gran parte della nostra vita ma anche perchè rende necessaria la conoscenza dei principi e dei termini basilari cui le banche ricorrono per illustrare i loro prodotti, al fine di scegliere il mutuo che meglio si adatti alle nostre esigenze tra un gran numero di offerte. Comprare una casa, infatti, comporta sempre più un investimento economico e di tempo notevole, per questo è bene ponderare con cura l’acquisto, valutare le spese che si dovranno affrontare, e scegliere attentamente tra i mutui presenti sul mercato.
L’offerta di mutui sul mercato immobiliare italiano è cresciuta e si è evoluta nel tempo come tutta la gamma dei prodotti finanziari, tanto che ognuno può contare ormai su un’offerta personalizzata per durata e tipologia.
In fatto di mutui, si tende sempre a parlare di due grandi tipologie di mutuo:
- mutuo a tasso fisso, in cui rata del mutuo resta invariata per tutta la durata del finanziamento (tasso riferimento EURIRS),
- mutuo a tasso variabile, in cui la rata si aggiorna periodicamente sulla base del costo del denaro (tasso riferimento EURIBOR).
In realtà però esiste una terza tipologia, ancora poco sfruttata dai consumatori,
- il mutuo a tasso misto, che consente al consumatore di passare da una rata costante ad una variabile e viceversa, durante tutta la vita del contratto.
Al di là delle considerazioni legate alla scelta della tipologia di mutuo, è molto importante anche valutare con attenzione lo spread che ci propone la banca cui ci rivolgiamo. Lo spread è infatti la percentuale che ogni banca aggiunge al tasso di riferimento per realizzare il suo guadagno e rappresenta l’elemento che differenzia le offerte proposte dalle varie banche.
La selezione del mutuo sulla nostra casa deve avvenire, infine, in una fase quasi contestuale all’acquisto. Il target di spesa deve essere chiaro dal primo momento ed è fondamentale che una volta che avete scelto la cifra massima che potete spendere (contanti + finanziamento) non andiate troppo oltre.
La normativa vigente in materia di detrazioni fiscali per interessi passivi ed oneri accessori derivanti da contratti di mutuo ipotecario è piuttosto articolata in quanto, nel corso degli anni, ha subito diverse modifiche con la conseguenza che le detrazioni fiscali spettano secondo limiti e modalità che variano in relazione al tipo di fabbricato e all’anno in cui è stato stipulato il contratto di mutuo.
Ad ogni modo è possibile detrarre gli interessi passivi derivanti da contratti di mutui stipulati per:
- l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale (vedi mutui prima casa),
- la ristrutturazione della prima casa (vedi mutui ristrutturazione).