Lo spread è il margine o guadagno che la banca fa prestandoci i soldi. In pratica, rappresenta l’elemento che differenzia le offerte proposte dalle varie bache poichè è la percentuale che ogni banca aggiunge al tasso di riferimento per realizzare il suo guadagno.
Differenze anche ridotte di spread (0,10% – 0,15%) possono significare, sull’intera durata del mutuo, centinaia o anche migliaia di euro di interessi. Poiché i tassi di mercato sono tassi del sistema monetario, essi sono uguali in tutte le banche della zona Euro. Quindi, una volta individuato la tipologia di mutuo (mutuo a tasso fisso o a tasso variabile) e la durata, la differenza tra l’offerta di una banca e quella di un’altra dipende fondamentalmente dall’ammontare dello spread.
È importante ricordare che questa percentuale è trattabile, indipendentemente dal tasso fisso o variabile che stipuliate. Quindi conviene guardarsi in giro e cercare la banca che ci fa lo spread più basso e trattare poi con questa banca per ulteriori ribassi.
Lo spread al quale si puo’ “aspirare” dipende dal proprio merito di credito, dato che le banche offrono un spread piu’ basso ai soggetti che hanno un miglior credit scoring. Ad ogni modo, se anni fa le banche applicavano spread anche del 2% o superiori, oggi, uno spread del 2% sarebbe considerato improponibile. Con un merito di credito “medio” si puo’ aspirare ad uno spread intorno all’1%. Cio’ dipende