Fino al 2015 in Italia si aveva un tetto per il pagamento in contanti di 1000 euro. Era una misura che cercava di contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. Il Governo Renzi in questo inizio di 2016 ha introdotto una novità nella legge di stabilità 2016 (ex Legge Finanziaria) portando il limite dei pagamenti a 3.000 euro.
La legge precedente aveva portato molti a lamentarsi di una misura molto restrittiva che non ha eguali nel resto del mondo e così il governo ha deciso di ampliare il tetto anche perchè la situazione economica dell’Italia è nel frattempo migliorata.
A cosa serve il limite nell’utilizzo dei contanti ? Le normative antiriciclaggio prevedono che i pagamenti non debbano superare certe cifre e dunque anche le banche sono tenute a segnalare operazioni sospette quando si prelevano o si versano più di 3.000 euro. Dunque questo limite vale anche per i trasferimenti di denaro, libretti bancari e titoli.
Tetto massimo a 3.000 euro : si può superare?
La soglia di 3.000 euro è stata modificata per evitare la limitazione di 1000 euro nei pagamenti. Alcuni esercenti però lamentano il fatto che non si possa superare in quanto incassano molti contanti. Se ad esempio fate un acquisto di un’auto usata o comprate dei mobili non potrete superare il tetto massimo previsto dalla legge e dovrete usare carte di pagamento o assegni o bonifici, ovvero metodi tracciabili.
Ma è possibile superare il limite di 3.000 Euro ? E in quali casi ? Vediamoli brevemente:
- In caso di pagamenti a rate : se si utilizza un pagamento reale è possibile superare la soglia se tutto è regolare e risulta dalla fattura di acquisto
- Se si effettua un prelievo di contanti in banca l’operazione non è tra soggetti diversi dunque non può essere bloccato. Per prelievi superiori a 3.000 euro però la banca potrebbe richiedere la motivazione ed eventualmente fare una segnalazione alla centrale rischi chiedendo al correntista il motivo del prelievo. Lo stesso avviene per i versamenti in contanti superiori alla soglia
Ricordatevi che le operazioni bancarie sospette possono essere comunicate dalla Banca all’UIF (Unione per l’Informazione finanziaria) che deciderà se segnalare per eventuali controlli. In caso di sospette operazioni di riciclaggio di denaro potrebbe essere inviato un avviso alle autorità giudiziarie.
Quali sono le sanzioni previste?
I caso di violazione della legge sono previste delle sanzioni amministrative che variano a seconda della somma in percentuale. Varia tra il 1% ed il 40% della somma oggetto del pagamento. In ogni caso la minima sanzione può andare dai 3.000 euro fino ai 15.000.
La legge di stabilità prevede anche che chi viene a conoscenza di una violazione è tenuto a segnalare alle autorità competenti pena il rischio di ricevere una sanzione amministrativa a sua volta.